Il primo Kata si chiama GYAKU NO KATA : KATA DEI MOVIMENTI CONTRARI.

Questo Kata è costituito da dieci tecniche nelle quali il TORI (colui che esegue la tecnica) si difende dagli attacchi di UKE (colui che subisce la tecnica) utilizzando delle leve articolari.

Il primo pricipio che si può evincere praticando GYAKU NO KATA è che la vittoria su UKE e quindi la leva non viene ottenuta da TORI mediante l'uso della forza o del dolore provocato dalle leve stesse, bensì grazie alla posizione di sbilanciamento (KUZUSHI) in cui TORI costringe UKE:

UN CORPO SBILANCIATO NON PUO' ESPRIMERE FORZA O RESISTENZA: PERTANTO UN AVVERSARIO SBILANCIATO NON POTRA' OPPORSI ALLA LEVA ARTICOLARE E SARA' COSTRETTO ALLA RESA.

Continuando con la pratica di questo KATA si potranno via via desumere altri principi fondamentali come la distanza (MA HAI) la guardia (KAMAE) fino al funzionamento delle singole articolazioni ed all'importanza che in questo stile riveste la capacità di agire sull'articolazione della spalla.

L'esecuzione di GYAKU NO KATA comincia con il saluto in ginocchio, segno di rispetto verso il proprio avversario, continua con la pratica delle dieci tecniche: KOTE (presa al polso), RYO KOTE (presa doppia ai polsi), KEKOMI (calcio), KATA ERI (presa al polso), RYO KOTE (presa a due mani al bavero), HAIGO (preso da dietro); MEN TSUKI (pugno al viso), MEN UCHI (pugno dall'alto), KOBUSHI ATE (pugno al ventre), e NUKI UCHI (shuto al viso) e termina con il saluto in ginocchio (SEIZA), segno di gratitudine verso il proprio UKE.

GYAKU NO KATA è il più antico dei KATA della scuola e pertanto fonte inesauribile di ricerca, conferma e di ispirazione per quanti ci cimentano nella sua pratica.