Per avere un’idea di cosa siano oggi le arti
marziali giapponesi, occorre prendere in considerazione l’evoluzione
che esse hanno avuto nel corso di tre importanti periodi storici:
PRE TOKUGAWA
Tra il 900 e il 1600
nacquero le antiche tecniche di combattimento nipponiche, periodo
che va dalla fine dellepoca HEIAN allinizio dellepoca
EDO.
La colta e raffinata nobiltà giapponese, i KUGE, protagonista
dellepoca HEIAN, aveva perso gradualmente la sua funzione
e la sua importanza in favore della nobiltà provinciale.
Di questo clima di decadenza approfittarono i DAIMYO, potenti feudatari
che grazie alle ricchezze riuscirono a circondarsi di eserciti sempre
più grandi ed addestrati. E proprio il succedersi di
sanguinose battaglie fra nobili famiglie a far si che i guerrieri
accumulassero e trasmettessero sempre più tecniche e strategie
di combattimento, derivanti dalle esperienze dei campi di battaglia.
Fu così che una nuova classe sociale cominciò ad emergere:
i BUKE altrmenti detti BUSHI o GOSHOZAMURAI, vassalli del DAIMYO
che ad esso giuravano incondizionata fedeltà e che dedicavano
la loro vita e le loro energie a comandare gli eserciti del loro
signore in tempo di guerra ed a governare i suoi feudi in tempo
di pace. Loccupazione primaria dei BUSHI era quella di allenarsi
nelle arti militari.
Lantico BU JITSU (arte della guerra) comprendeva la
pratica del combattimento armato e a mani nude e tutte le attività
ad esso affine come il nuoto e lequitazione, ed il suo unico
scopo era il conseguimento della vittoria sullavversario.
La fine di questo turbolento periodo avvenne con lascesa di
TOKUGAWA IEASU.
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TOKUGAWA
TOKUGAWA IEASU fu un potente
feudatario che dopo la famosa battaglia di Sekigahara (1600) si
proclamò SHOGUN, assoggettando a sé tutti i DAIMYO
del paese.
Lo SHOGUN impose una enorme serie di restrizioni: suddivisione
della popolazione in rigide classi, divieto di viaggiare, al divieto
per tutti coloro che non erano SAMURAI di portare armi. La pace
forzata fece sì che durante lepoca TOKUGAWA, i BUSHI,
non dovendo combattere poterono dedicarsi allo studio delle arti
di guerra. A questo studio contribuì molto lapprendimento
da parte dei guerrieri dello ZEN.
Lo ZEN è una pratica importata dalla Cina, di origine indiana,
che consente alluomo attraverso la meditazione di raggiungere
uno stato di equilibrio interiore e serenità tale da impedire
ai pensieri, alle paure ed alle angosce di turbarlo e di distorcere
la percezione diretta della realtà. La capacità di
divenire un tuttuno con ciò che si stava facendo
divenne di enorme importanza per i BUSHI per i quali, avere la mente
libera e tutte le energie disponibili nel momento dello scontro
poteva fare la differenza tra vita e morte.
La necessità di trasmettere le proprie esperienze portò
i maestri a stilizzare e codificare delle tecniche creando delle
vere e proprie arti:
YAWARA o JUTSU (arte del combattimento
a mani nude),
KEN JUTSU (arte della spada),
BO JUTSU (arte del bastone),
KYU JUTSU (arte del tiro con
larco)
e tutte le altre arti specializzate
nellutilizzo di armi.
Lapporto che i diversi maestri diedero allevoluzione
delle arti marziali si concretizzò nella nascita di una molteplicità
di RYU (scuole). La fine dellepoca TOKUGAWA avvenne con la
caduta dello SHOGUN in favore del ripristino del potere imperiale
imperiale.
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MEIJI
L'epoca MEIJI, fece uscire il
Giappone dal lungo potere feudale. Le antiche e nobili arti dei
BUSHI sembravano non aver più alcuna ragione di esistere
e parevano destinate a scomparire. Mirati a conservare le proprie
origini però gli eredi degli antichi maestri crearono il
BU JUTSU, lattuale BU DO (VIA della guerra) con la differenza
che le arti marziali erano viste e praticate non più per
necessità di sopravvivenza, ma come pratica di autoperfezionamento
fisico e morale. Il nemico che prima si trovava sui campi di battaglia
si era fatto ora molto più insidioso: il vero nemico delluomo
stà in lui stesso, nei suoi limiti, nelle sue paure ed
è attraverso la pratica delle antiche arti che i maestri
hanno mantenuto in vita letica e la morale degli antichi guerrieri.
Nel corso degli anni a tecnica è stata resa meno cruenta
ed adattata anche ad una pratica sportiva. Nei primi anni del novecento
nascono così l AIKIDO , il JU DO, il KEN DO ed il KARATE
DO.
Un tempo custodi gelosi delle loro tecniche, oggi i maestri giapponesi
si adoperano in una enorme opera di divulgazione dando così
a chiunque la possibilità di trarre insegnamenti e di contribuire
alla continua evoluzione del BUDO.
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